Un luogo affascinante
Non avevamo mai visto nulla di simile e immaginabile: non credo vi siano al mondo tanti luoghi dove si respira la stessa magica atmosfera del Lago Inle.
E' senza dubbio insieme a Bagan il posto più affascinante e da non perdere della Birmania. La strada per arrivarci è piacevole e bella, con boschetti di bambù, ficus giganteschi e panorami spettacolari. Se non si vuole dormire in uno dei 2-3 favolosi resort isolati intorno al Lago, l'ideale è cercare una sistemazione nel villaggio di Nyaungshwe dove si può scegliere tra tante sistemazioni d'ogni genere.
Per visitare il Lago bisogna noleggiare una delle tipiche “gondole” di legno e partire di buon'ora. Il mercato galleggiante, peraltro ormai organizzato quasi soltanto a fini turistici, c'è una volta ogni 5 giorni e dunque chi vuole andare deve organizzarsi per tempo e scegliere la data giusta.
Già sul canalone che porta al lago, tutto quello che si incontra è uno spettacolo sorprendente. La vegetazione, il panorama, la natura sono bellissimi, ma oltre a questo sono stupefacenti anche le altre barche che si incrociano: donne, uomini, bambini, famiglie, contadini carichi delle loro merci diretti in paese e in qualche mercato. Tutti sulle loro barchette in legno, a motore delle volte, più spesso a remi – che spingono con le braccia o con le gambe – tutti indaffarati, sorridenti. Pescatori anche, con attrezzi semplici e tradizionali.
I villaggi in “palafitte” di legno rivelano un mondo. Bambini che si lavano sguazzando allegri, donne che fanno il bucato, che stendono, con i loro bei capelli lunghi, i loro modi pieni di contegno, dignità ed elegante raffinatezza. Probabilmente poveri economicamente, con beni materiali elementari ma ricchi d’umanitÃ, vitali, al di là d’ogni scontata retorica. Una vita che ha messo radici intorno al lago Inle dunque, tutta vissuta con e sulla barca. Incredibili gli orti galleggianti fatti con la terra e le alghe pressate – tipo balle di fieno – ordinati e prosperi, ricchi di vegetali vari ma soprattutto di pomodori che qui sono sempre piccolini, come dei sammarzano ovali. Per questa gente il lago è da sempre la Vita e sul lago tutto trascorre e brulica.
lago inleC'è un grande mercato interessante sulla sponda sud, molto più grande, vasto e ricco di quello di Kalew. Ci sono molti contadini che vengono dalle montagne vicine e anche se sembrano tutti uguali in realtà nell'affollato marasma di gente si possono notare varie etnie diverse. Si vende e si compra di tutto compresi oggetti per turisti. La contrattazione è strettamente necessaria e praticamente obbligatoria.
Sono da visitare anche le fabbrichette dove si fila la seta dalle piante di loto e dove si fanno i classici sigari birmani. Una donna guadagna 1.000 kyart ogni 1.000 sigari arrotolati ed è talmente rapida che può farne più di 1.000 al giorno senza particolari difficoltÃ.
Sul lago c'è anche un negozio acchiappa turisti dove lavorano le donne giraffa. Il sapore del luogo non è molto naturale, è evidente che stanno lì esclusivamente a questo scopo, anche perché di solito abitano nelle montagne in zone impervie e isolate, tuttavia sono personaggi stupefacenti. Molto colorate e sorridenti, hanno questi anelli al collo sin da bambine che sono oltretutto molto pesanti.
Da non perdere il monastero con le sante reliquie del Buddha, ma soprattutto il villaggio di Indein dove si arriva in circa mezz'ora di bella navigazione attraverso uno dei canali del lago. Una volta scesi a terra si sale sulla collina piena di antichi stupa, tutti un po’ in rovina, tutti vicini tra loro e tutti un po’ fatiscenti perché mai restaurati. è un luogo d’intenso fascino, antico e incantevole... con in fondo il panorama del lago e delle montagne.
Curioso e interessante anche il monastero di Nga Hpe Chaung noto anche come “Monastero del Gatto che salta”, dove vive una simpatica comunità di gatti, considerati reincarnazioni positive, che giocano e saltano per tutto il monastero. Alcuni di questi sono addestrati a saltare in un cerchio. La collezione di Buddha di vari stili è ammirevole.