La Guadalupa è un'isola delle Antille che, con altre piccole isole vicine, costituisce, per l'amministrazione francese, un Dipartimento d'oltremare dal 1946 e una Regione d'oltremare dal 1983.
A nord il Passaggio di Guadalupa divide il dipartimento da Montserrat, territorio del Regno Unito, a ovest si affaccia sul Mare Caraibico, a sud si trova l'isola di Dominica e ad est si estende l'Oceano Atlantico.
Il dipartimento è costituito dall'isola di Guadalupa (1434 km², 384.264 ab.), l'isola di Marie-Galante (158 km²), le Îles des Saintes (13 km²) e La Désirade (23 km²).
Carta prima del 21 febbraio 2007 Fino al 15 luglio 2007 facevano parte della Guadalupa anche le isole Saint-Barthélemy (21 km²) e la parte settentrionale di Saint Martin (54 km²), la cui parte meridionale fa parte invece del Regno dei Paesi Bassi. Una legge francese del 21 febbraio 2007 ha infatti accordato a questi due territori lo status di collettività d'oltremare rinominandoli Collettività di Saint-Barthélemy e Collettività di Saint-Martin.
Guadalupa è l'isola più estesa delle Piccole Antille, formata in realtà da due isole separate solo da uno stretto canale naturale, la cosiddetta Rivière Salée, un braccio di mare lungo 5 km, largo al massimo 200 m e attraversato da tre ponti stradali.
L'isola occidentale, Basse-Terre (850 km²), è la più montuosa e ha una particolare forma ovale leggermente allungata. Si tratta dell'isola più selvaggia, piuttosto umida e nebbiosa, eccezion fatta per la costa sud-occidentale. Questo è il regno incontrastato della foresta pluviale tropicale, una volta impenetrabile, e delle vaste piantagioni di banani. Basse-Terre è un ammasso vulcanico dominato dal monte Soufrière (1476 m), la cui vetta corrisponde alla massima elevazione del dipartimento. Lungo le pendici del monte, nella foresta, compaiono una miriade di cascate.
L'isola orientale, Grande-Terre (585 km²), è invece pianeggiante, formata da plateau calcarei carsici. Quest'isola, a differenza di Basse-Terre, presenta assenza di rilievi (se si escludono i Grands-Fonds), mancanza quasi totale di corsi d'acqua (solo qualche palude nella zona occidentale) e ovunque coltivazioni di canna da zucchero dove una volta si trovava la savana. Lungo la costa meridionale si susseguono le spiagge di sabbia fino al promontorio roccioso di Pointe des Châteaux, dove si ammassano gli insediamenti turistici.
Storia
Karukera (Isola dalle belle acque), era il nome che i Caribi avevano assegnato a Guadalupa, circa 2000 anni fa quando occuparono l'isola. Essa fu poi scoperta all'inizio di novembre del 1493 da Cristoforo Colombo, dopo una lunga traversata dell'Oceano Atlantico al termine della quale scoprì La Désirade, Marie-Galante e infine Karukera, cui assegnò il nome di Guadalupa, dal nome del monastero spagnolo Nuestra Señora de Guadalupe, nella regione dell'Estremadura.
Sull'isola abitavano i Caribi, appartenenti al gruppo amerindo dell'America meridionale, i quali avevano cacciato la popolazione originaria degli Arawak. Gli spagnoli non si interessarono però dell'arcipelago. Agli inizi del XVII secolo Belain de Esnambuc convinse Armand-Jean du Plessis de Richelieu dell'importanza di creare, sulla falsariga della Compagnia olandese delle Indie occidentali, una società che avrebbe sfruttato le ricchezze di queste isole. Mentre egli si installó nella Martinica, nel 1635 il suo luogotenente de l'Olive e Duplessis d'Ossonville annessero Guadalupa e le isole vicine per ordine della privata "Compagnie des Iles d'Amerique": il 28 giugno del 1635 Guadalupa venne quindi occupata dai francesi e divenne una colonia.
I primi coloni ebbero gravissime difficoltà per la fame e la guerra contro i Caribi, finché la Compagnia decise di mettere in vendita l'arcipelago, di cui divenne proprietario Charles Houël (1650). Fu solamente nel 1674 che Guadalupa divenne una colonia della Corona francese, dipendendo amministrativamente dalla Martinica, un fatto che frenò in parte lo sviluppo ed è stato alla base della rivalità tra le due isole.
Le numerose invasioni inglesi, soprattutto durante la guerra dei sette anni (1756-1763), e la presenza di pirati, che infestavano quei mari, non impedirono la crescita economica, favorita dall'indiscriminato sfruttamento degli schiavi neri rapiti in Africa, richiesti per le molte piantagioni di canna da zucchero e per le nuove piantagioni di cacao.
Dopo un periodo di occupazione inglese e una promessa cessione alla Svezia (Fondo della Guadalupa), le isole tornarono definitivamente in mano francese solo nel 1816. In quella data la tratta e il lavoro degli schiavi (che era stato autorizzato da Napoleone) furono proibiti dal parlamento francese su iniziativa di Victor Schoelcher e gli ex schiavi divennero cittadini francesi.
Nel 1871 Guadalupa venne rappresentata per la prima volta nel parlamento francese con un proprio deputato. Tra la fine del secolo e gli inizi del Novecento anche l'isola ebbe le sue prime organizzazioni di lavoratori e i primi 2 deputati socialisti: L. e A. Boisneuf.
L'arcipelago non è rimasto estraneo alle due guerre mondiali, che hanno fatto numerose vittime. Guadalupa è divenuta un dipartimento francese nel 1946.
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