La Mostra permanente
Attraverso i numerosi reperti della mostra permanente del Museo Archeologico di Olympia, il visitatore viene introdotto alla storia del grande santuario panellenico dalla prima età del Bronzo al sesto-settimo secolo d.C. La decorazione scultorea (metope e frontoni) del tempio di Zeus, il più importante esempio di stile severo dell’arte greca, la statua di Nike da Paionios e l’Hermes di Prassitele sono i pezzi più importanti e noti del museo, come la collezione dei bronzi, la più ricca del suo genere al mondo.
La mostra, recentemente ristrutturata, occupa 12 sale, nelle quali i reperti sono distribuiti in ordine cronologico. L’obiettivo dell’esposizione è quello di informare il visitatore in un modo semplice e scientifico aiutandolo nella comprensione della variegata galassia artistica ellenica, secondo i più recenti standard museografici, e fornendo un quadro completo dello sviluppo storico sia del santuario sia dell’arte greca antica, attraverso un’ampia selezione di reperti, oltre a pannelli informativi, mappe, disegni, fotografie e ricostruzioni dei modelli monumentali.
Il periodo preistorico di Olympia (Sala 1).
L’introduzione alla storia del santuario inizia nella prima sala, con i reperti del periodo preistorico. Questi includono ceramiche e utensili di pietra in gran parte del primo periodo Elladico II e III (2700-2000 a.C.) insieme a reperti provenienti dal tumulo del Pelopion, di cui viene mostrato il modello. Terracotta, oggetti in bronzo e pietra e gioielli provenienti dalle caratteristiche tombe a tholos, illustrano il periodo miceneo (1600-1100 a.C.).
Periodo geometrico arcaico (Sala 2)
Questa sezione presenta parte della vasta collezione di offerte votive in bronzo alla divinitÃ, del periodo geometrico e arcaico, la più ricca collezione del suo genere al mondo. Statuette antropomorfe e di animali, iscrizioni incise, calderoni, treppiedi, molti altri tipi di imbarcazioni e di strumenti, grifoni e sfingi, tutti esempi di squisita lavorazione bronzea, illustrano la ricchezza e lo splendore di Olimpia, durante questo periodo. Altrettanto importanti sono le armi che venivano dedicate a Zeus: elmi, spade, scudi e corazze ornamentali. Sono esposti anche gli acroteri in terracotta dell’Heraion e la testa arcaica in pietra di Hera, prima introduzione del visitatore alla grande statuaria di epoche successive.
Tardo periodo arcaico e decorazione architettonica (Sala 3)
Questa sezione presenta ceramiche, gioielli in bronzo e vasi, e le importanti decorazioni scultoree di alcuni monumenti, come il frontone del Tesoro di Megara, il cornicione acrotoriale del Tesoro di Gela.
Periodo dello stile severo (Sala 4)
Numerosi esempi di grandi terrecotte, compreso l’importante gruppo di Zeus e di Ganymides, vengono presentati in questa sezione, insieme ad una testa di ariete e agli elmi di Milziade e Hieron.
La decorazione scultorea del tempio di Zeus (Sala 5)
La grande galleria centrale ospita le sculture frontonali in marmo e le metope del tempio di Zeus, l’esposizione più importante del museo, tutti esempi caratteristici dello stile severo.
La Nike di Paionios (Sala 6)
La Nike di Paionios, una delle più belle sculture del periodo classico, è presente in questa sezione dell’esposizione.
Fidia e la sua bottega (Sala 7)
Questa sezione è dedicata al grande scultore Fidia e alla realizzazione della sua famosa statua criselefantina di Zeus. Presenta stampi, utensili, ceramiche, la famosa coppa fidiaca e di altri oggetti della bottega.
L’Hermes di Prassitele (Sala 8)
Questa statua squisita di Prassitele, il più bell’esempio di statuaria del tardo IV secolo a.C., è inondata con luce naturale dai lucernari della galleria e poggia su una base fornita di protezione anti-sismica.
Periodo tardo-classico e ellenistico (Galleria 9)
Questa sezione presenta ceramiche, sculture ed elementi architettonici del periodo tardo classico ed ellenistico.
Scultura romana (Sale 10-11)
La sala accoglie la grande collezione della scultura romana. La statuaria presente nelle nicchie del Nympheion di Erode Attico viene visualizzata nella parete curva imitando l’impostazione originaria della fontana.
Gli ultimi anni del santuario (Sala 12)
Con quest’ultima sezione si conclude l’esposizione dei reperti archeologici del santuario. Essa contiene oggetti in terracotta, bronzo e ferro databili dal secondo fino al sesto decennio del VII secolo d.C., quando il sito fu abbandonato.
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