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Santa Maria Maggiore - Val Vigezzo

è il centro più importante della Val Vigezzo, situata nell'apice settentrionale del Piemonte, tra il Canton Ticino (Svizzera) e il Lago Maggiore_1
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Info

Santa Maria Maggiore (Santa Marìa in dialetto ossolano) è un comune di 1.263 abitanti della provincia del Verbano Cusio Ossola. è il centro più importante della Val Vigezzo, situata nell'apice settentrionale del Piemonte, tra il Canton Ticino (Svizzera) e il Lago Maggiore. Parte del suo territorio è compreso nel Parco Nazionale della Val Grande. Oggi il borgo è un'affermata località turistica montana, riconosciuta come Bandiera arancione dal Touring Club italiano. è nota soprattutto per alcune iniziative di particolare successo come il Raduno internazionale dello Spazzacamino (il primo fine settimana di settembre) e i Mercatini di Natale (nel periodo del ponte dell'Immacolata). Santa Maria Maggiore è anche il paese natale di Giovanni Paolo Feminis e di Giovanni Maria Farina, rispettivamente inventore e divulgatore dell'Acqua di Colonia.

Geografia fisica

Santa Maria Maggiore è il comune più esteso della Valle Vigezzo, una delle valli dell'Ossola, situata nella parte settentrionale del Piemonte, tra le Alpi Lepontine, ad una trentina di chilimetri di distanza da Locarno (Svizzera) e Cannobio, entrambe sul Lago Maggiore, e ad una ventina di chilometri da Domodossola. La Valle Vigezzo è un vasto altipiano che supera di poco gli 800 metri di quota ed è l'unica tra le vallate ossolane ad essere longitudinale. Dal centro di Santa Maria Maggiore è possibile ammirare, oltre alle vicine montagne della vallata, come la Pioda di Crana e il Pizzo la Scheggia, anche la catena del Monte Rosa. A lato del borgo scorre il Melezzo Orientale, fiume che trae la sua origine dalla Pioda di Crana e percorre la valle Vigezzo fino ad arrivare nelle Centovalli (Svizzera) per poi confluire nel torrente Maggia, affluente diretto del Lago Maggiore. Parte del territorio di Santa Maria Maggiore è compreso nel Parco Nazionale della Val Grande. Per quanto riguarda la fauna, tra gli uccelli, si possono ricordare l'aquila reale, il falco pellegrino, il gallo forcello, il francolino di monte e il gufo reale. Degni di nota sono anche le diverse specie di picchi, fra cui il picchio nero, e alcuni passeriformi come il luì bianco e l'averla piccola. Tra gli erbivori è considerevole la presenza di camosci e caprioli. Volpe, faina, martora, tasso e donnola sono i rappresentanti più significativi tra i carnivori. Per quanto riguarda la flora sono significative le conifere, gli abeti e i faggi.

Mercatini di Natale

Ogni anno, a ridosso del ponte dell'Immacolata, si tengono nelle vie del centro storico di Santa Maria Maggiore i mercatini di Natale. Composti da circa 200 bancarelle dal caratteristico tettuccio rosso, sono i più grandi del Piemonte. Ogni anno è presente ai mercatini una corposa rappresentativa dell'artigianato della Valle Vigezzo e del Verbano Cusio Ossola. Tra i prodotti tipici che si possono gustare durante questa iniziativa sono degni di nota gli Stinchett, sottilissime cialde a base di farina, arricchite da poco burro e da un pizzico di sale. Durante i mercatini il paese è vestito a festa con un maestoso albero di Natale in Piazza Risorgimento e numerosi addobbi e installazioni luminose che valorizzano gli angoli suggestivi del centro storico. Durante la manifestazione diverse bande alpine e jazz suonano per le vie del borgo canti tipici natalizi, inoltre ogni anno si tengono la sfilata dei bovari del bernese, le esibizioni dei corni delle Alpi e diverse altre iniziative collaterali. è stato calcolato che l'edizione 2013 dei Mercatini di Natale ha avuto circa 50.000 visitatori. All'edizione 2014 dei Mercatini hanno partecipato circa 100.000 visitatori.

La Vigezzina? è la più bella ferrovia panoramica

La ferrovia che attraversa la Valle Vigezzo è stata dichiarata da Rai Radio2 come la più bella ferrovia panoramica d'Italia. E ad ottobre sarà protagonista della nuova trasmissione di Rai Tre "Fuori binario".

La trasmissione radiofonica "Bella davvero" di Rai Radio2, in onda ogni fine settimana per tutta l'estate, ha dedicato un'intera puntata alle ferrovie minori, alle stazioni abbandonate e al "viaggiare lentamente".

"Bella Davvero" è un nuovo programma di Rai Radio2 in onda questa estate ogni sabato e domenica alle 11.30. Un viaggio sentimentale attraverso le meraviglie d'Italia tra cronaca e cultura, per scoprire quanto di sorprendente offre il Paese più bello del mondo.

I due conduttori, il giornalista Emilio Casalini e lo storico dell'arte Costantino D'Orazio, nella puntata di domenica 16 agosto (riascoltabile semplicemente con un clic: http://bit.ly/bella-davvero-rai), hanno così proposto un percorso tutto italiano e rigorosamente con lentezza.

In Italia ci sono infatti 6.000 km di ferrovie dimenticate e 1.700 stazioni abbandonate. Cosa potremmo farne, si sono chiesti i due conduttori. Davvero un mondo, visto che sono percorsi che attraversano i nostri più bei paesaggi. Proprio come quello della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, che, grazie alle suggestioni dei paesaggi attraversati, ha attirato l'attenzione della redazione di RAI Radio 2.

I giornalisti RAI hanno dunque inserito la "Vigezzina" nella classifica delle 5 ferrovie panoramiche più belle d'Italia. Ma non solo: la ferrovia alpina piemontese è stata addirittura posizionata sul gradino più alto di questo podio virtuale e decisamente prestigioso, superando Trentino, Lombardia, Abruzzo e Toscana.

"Una ferrovia bellissima, davvero particolare – la definiscono i due conduttori – la cui caratteristica più incredibile è il percorso suggestivo, che attraversa panorami mozzafiato tra Italia e Svizzera".

"Per noi è una notizia davvero molto gradita – commenta il Direttore della Società Subalpina Impese Ferroviarie, Ing. Daniele Corti - Il fatto poi che a stilare questa classifica sia la redazione dell'emittente radiofonica Rai, capitanata da un qualificato giornalista come Casalini e dallo storico dell'arte D'Orazio, non può che inorgoglirci ulteriormente. Il lavoro che stiamo portando avanti da qualche mese, volto proprio a potenziare ulteriormente la nostra immagine e promozione, sta dunque portando i primi frutti, attirando l'attenzione non solo delle migliaia di viaggiatori che scelgono il nostro percorso ferroviario, ma anche di qualificate testate giornalistiche."

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli, oltre a questa importante vetrina radiofonica, nelle prossime settimane sarà protagonista di una intera puntata della nuova trasmissione Rai "Fuori binario", un inedito format nato dopo le riprese del marzo scorso, che in dieci puntate sta percorrendo l'Italia da nord a sud a bordo dei più affascinanti "treni minori".

La messa in onda è stata confermata per domenica 4 ottobre alle 10.30 sulla terza rete Rai e due settimane prima su Rai Italia, il canale Rai dedicato agli italiani all'estero e visibile solo nei continenti extra europei.

Il percorso a bordo del trenino bianco e blu con partenza da Domodossola e soste nei borghi della Valle Vigezzo ha permesso ai produttori di questo nuovo format televisivo di costruire un viaggio attraverso un'Italia fuori dai soliti itinerari, cercando di ritrarre le bellezze del paesaggio, di conoscere i borghi e le strade meno note, le particolarità culturali ma anche i produttori e le osterie che esprimono la cultura gastronomica di questo spicchio di Piemonte.

Durante le riprese sono stati molti gli incontri con le figure che hanno, nella loro unicitÃ, un forte legame con i luoghi attraversati, e che permetteranno di esprimere le caratteristiche e le sfaccettature più genuine della valle piemontese.

Questo vero e proprio viaggio televisivo a bordo del trenino bianco e blu, una delle eccellenze turistiche di tutto il Piemonte, porterà il telespettatore alla scoperta di una delle valli più ricche di tradizioni montane di tutto l'arco alpino.

Soddisfazione, ovviamente, anche in questo caso, da parte del Direttore della Società Subalpina Impese Ferroviarie, Ing. Daniele Corti e del Sindaco di Santa Maria Maggiore, Claudio Cottini, uniti in questa ulteriore occasione: "Il programma sarà un eccezionale veicolo promozionale a livello globale, grazie a Rai Italia, e sul territorio nazionale, grazie a Rai Tre, e siamo certi che potrà colpire l'immaginazione di potenziali visitatori o turisti, tanto da convincerli a scegliere un itinerario su rotaie come quello della Vigezzina, per scoprire questo affascinante angolo del nord Italia".

Descrizione e caratteristiche tecniche

La linea ha origine a Domodossola, a quota 267 m s.l.m., dal terminal in galleria posto al di sotto della stazione internazionale di Domodossola della R.F.I. con la quale è collegata attraverso scale e ascensori, che portano direttamente sui binari di partenza per la Svizzera, attraverso la galleria del Sempione, o per Milano e Torino. La cittadina, sviluppatasi dopo l’apertura del traforo del Sempione, mantiene intatto il fascino medievale del suo centro con la Piazza del Mercato.

Superato il fiume Toce su un ponte a travate metalliche, dopo circa 4 km di percorso la linea giunge a Masera (296 m s.l.m.), dove abbandona la piana di Domodossola e inizia a salire con percorso a tornanti ed elevata pendenza attraversando pendii soleggiati coltivati a vigneto: lo sguardo spazia oltre Domodossola e la Val Bognanco, verso i 4000 metri della Weissmies e le montagne del Sempione.

Nei pressi della fermata di Creggio si staglia la caratteristica Torre medievale di Fra’ Dolcino, l’eretico condannato al rogo citato da Dante nella sua Divina Commedia e che la leggenda vuole sia nato qui.

Oltre la stazione di Trontano, posta a 519 m s.l.m. a 8 km da Domodossola, si risale il versante sinistro orografico della Valle Vigezzo in un paesaggio boschivo di castagni e faggi; in questo tratto la linea è caratterizzata da una serie di notevolissimi viadotti in muratura che superano i profondi valloni torrentizi e da una successione di corte gallerie naturali.

Dopo il grazioso paesino di Verigo (595 m s.l.m.), da cui si gode un magnifico panorama, con un percorso a mezzacosta immerso in un magnifico bosco, la ferrovia tocca le fermate di Marone (718 m s.l.m.) e Coimo (793 m s.l.m.) e arriva alla stazione di Orcesco, posta a quota 816 m s.l.m., oltre la quale si entra nella parte pianeggiante e prativa della Valle Vigezzo, disseminata di piccoli nuclei abitati.

Passata Druogno, a 826 m s.l.m. dopo oltre 16 km di percorso, si raggiunge il punto più elevato della linea, in corrispondenza dello spartiacque della valle: qui la vallata si allarga ancora e formaun magnifico altopiano con prati e conifere.

Capoluogo della Valle Vigezzo e suo maggior centro turistico è Santa Maria Maggiore, a 830 m s.l.m., che la ferrovia raggiunge dopo circa 20 km da Domodossola; nei mesi estivi i suoi prati e boschi sono meta di un notevole afflusso di turisti, mentre nei mesi invernali la maggiore attrattiva è costituita dalle bellissime piste di fondo che raggiungono Druogno e Malesco. In paese hanno sede il Museo dello Spazzacamino, che ricorda le difficili condizioni di vita dei giovanissimi valligiani che tentarono la fortuna all’estero con questo antico mestiere, e la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” dove si ammira una collezione dei tanti artisti di questa valle, nota come “Valle dei Pittori”, che si ispirano tuttora alle sue bellezze.

La linea inizia ora a scendere dolcemente verso la Svizzera attraversando un piano prativo lungo il quale troviamo la fermata di Prestinone, nei cui pressi una moderna cabinovia conduce alla Piana di Vigezzo, località sciistica invernale e punto di partenza per passeggiate ed escursioni.

Dopo aver superato anche la fermata di Zornasco, si giunge a Malesco, che si supera alla progr. 22+500 già alla quota di 751 m.s.l.m., antico paese da cui si accede al selvaggio Parco Nazionale della Val Grande.

Si prosegue poi oltrepassando il Melezzo orientale e ci si inoltra lungo il versante sinistro orografico della gola valliva scavata dal fiume, che scorre in direzione del Lago Maggiore, e dopo la fermata di Villette e quasi 26 km di percorso si raggiunge la stazione di Re, a 680 m s.l.m., paese noto per il Santuario dedicato alla Madonna del Sangue meta di pellegrinaggi da tutta Italia e dal Ticino.

Da qui la linea, con un tracciato tortuoso sempre in lieve discesa, oltrepassate le fermate di Folsogno-Meis e del paese di Olgia, arriva al confine con la Svizzera, che viene superato alla progr. 32+340 sul ponte di località Ribellasca a quota 552 m s.l.m..

Oltre la frontiera si raggiunge la stazione elvetica di Camedo: hanno inizio le Centovalli, solco vallivo che prende il nome dai molti valloncelli che solcano questi pendii di prati e boschi di castagni e che la ferrovia supera con una successione di spettacolari viadotti metallici o in muratura.

Oltrepassate le fermate di Borgnone e di Palagnedra, dalla quale si vedono il paese e il bacino artificiale sul Melezzo, si arriva alla fermata di Verdasio (531 m s.l.m.), in prossimità della quale due impianti a fune permettono belle escursioni sui monti circostanti.

Più avanti si raggiunge la fermata del piccolo paese di Corcapolo (463 m s.l.m.) e da qui la linea scende con forte pendenza sino alla stazione di Intragna a 339 m s.l.m. e supera poi il torrente Isorno sullo spettacolare viadotto a struttura metallica, alto circa 80 m. Vicino alla stazione una funivia della FART collega gli abitati di Costa e Pila sui pendii coltivati a vigneti.

Proseguendo verso Locarno in lieve discesa lungo il Melezzo, si incontrano le fermate di Cavigliano, Verscio e Tegna, raggiungendo poi la stazione di Ponte Brolla (254 m s.l.m.) con le magnifiche gole rocciose del fiume Maggia; da qui la linea costeggia la strada cantonale e il fiume sino a scendere in galleria al di sotto dell’abitato di Locarno e, passata le fermate di Solduno e Sant’Antonio, termina la sua corsa nel capolinea sotterraneo posto in corrispondenza della stazione delle Ferrovie Federali Svizzere di Locarno, frequentatissimo centro turistico sul Lago Maggiore, molto noto anche per il suo Festival Internazionale del Cinema che si tiene ogni estate nella Piazza Grande, caratteristica per i suoi portici e la pavimentazione in ciottoli.

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