Capoluogo dell'omonima provincia, è affacciata sul Mediterraneo, a poco più di 100 km dallo stretto di Gibilterra, nei pressi della foce di due fiumi: il Guadalmedina, che divide il centro storico dalla città nuova, e il Guadalhorce. La città costituisce la capitale culturale ed economica della Costa del Sol.
Con oltre mezzo milione di abitanti, la città di Málaga è la sesta città spagnola per popolazione. La sua area metropolitana, che supera il milione di abitanti, si estende lungo la Costa del Sol orientale e comprende famose località balneari come Torremolinos, Benalmádena, Fuengirola e Mijas.
Il 21,68% della popolazione residente in città ha meno di 20 anni, mentre il 14,11% ha oltre 65 anni. L'incremento relativo della popolazione è stato del 2,09% nel 2006.
Negli anni sessanta del secolo passato la popolazione tendeva a emigrare verso paesi europei più industrializzati, come la Germania, la Svizzera, il Belgio e la Francia. Attualmente i malagueños tendono a spostarsi verso la periferia della città o verso quartieri residenziali dell'area metropolitana come Alhaurín de la Torre, Cártama e Rincón de la Victoria, che nel corso dell'ultimo decennio hanno visto raddoppiare la propria popolazione.
Dagli anni novanta Málaga si è trasformata in un polo di immigrazione dovuto ai nuovi posti di lavoro generati dall'edilizia e dal turismo, e in minor misura dall'industria e dal commercio. Per quanto riguarda gli immigrati provenienti da altri paesi, risultano essere 29.717, dei quali le comunità maggiori sono quella marocchina (19,25%), argentina, subsahariana e cinese.
Storia
Nonostante nella regione siano state trovate tracce di presenza umana fin dalla preistoria (dolmen ad Antequera (Peña de los Enamorados), pitture rupestri a Benaoján, ceramiche a Nerja), Málaga deve le sue origini al fatto di essere stata una delle colonie fondate dai fenici di Tiro intorno al VII secolo a.C. lungo il Mediterraneo occidentale, probabilmente per le buone condizioni di approdo ai piedi del monte Gibralfaro. In epoca fenicia la città era nota come Malaka, toponimo derivato probabilmente dalla parola fenicia per “sale”, perché l'industria della salatura ai fini di conservazione delle vivande era l'attività all'epoca più importante; in altre lingue semitiche la parola “sale” è מלח (melak) in ebraico e ملح (milh) in arabo.
La città divenne poi probabilmente la colonia greca di Mainake, di cui non rimangono altre tracce se non in documenti, passando poi sotto il dominio di Cartagine. Secondo il geografo Strabone, la città aveva pianta irregolare. Alcuni secoli più tardi, alla presenza cartaginese successe quella romana, in cui la città raggiunse un ragguardevole sviluppo; diventata città confederata, Málaga venne retta da un codice speciale, la Lex Flavia Malacitana. Dell'epoca romana rimangono il teatro romano e alcune sculture conservate nel Museo Archeologico Provinciale.
Venne poi l'invasione dei visigoti (V secolo), in cui si ebbero anche alcune incursioni bizantine. Tale epoca non ha lasciato quasi tracce. A partire dalla conquista musulmana dell'VIII secolo, fu inglobata nella regione di al-Andalus e venne ribattezzata Māllaqa (in arabo مالقة). Dopo la divisione del territorio in taifas (emirati indipendenti in lotta tra di loro), nel 1026 la città divenne la capitale della taifa sotto il controllo della dinastia berbera degli Hammudidi. Dell'epoca araba rimangono tracce nel centro storico, ma principalmente nell'Alcazaba e nel Castillo de Gibralfaro. In questa epoca visse uno dei figli più illustri di Málaga: il filosofo e poeta ebreo Avicebron (Shelomoh ibn Gebirol).
Nel corso della seconda metà del XIII secolo passò sotto il controllo della dinastia dei Nasridi, diventando parte del Sultanato di Granada. La presa della città da parte dei castigliani nel corso della Reconquista rappresentò uno dei momenti più sanguinosi della storia di Málaga. La cittÃ, cinta d'assedio da 45.000 uomini e difesa da forze tre volte inferiori, oppose una fiera resistenza per quasi sei mesi, finché fu costretta alla resa il 13 agosto 1487. Il re Fernando il Cattolico negò ai vinti una capitolazione onorevole e, ad eccezione di alcuni disertori, i 15.000 sopravvissuti della città furono condannati a morte o ridotti in schiavitù.
La città seguì poi le sorti del Regno di Spagna, ma non trasse particolare beneficio dai commerci con le Americhe. Nel 1831 Málaga fu il teatro dell'esecuzione di José María Torrijos, liberale spagnolo in lotta contro l'assolutismo di Ferdinando VII. A ricordo del suo sacrificio è stato eretto un obelisco in Plaza de la Merced. Málaga fu anche città pioniera nei tempi della rivoluzione industriale, in cui per lungo tempo contese a Barcellona la palma di città più industrializzata del paese. In quest'epoca di rapido sviluppo emersero la famiglia Larios e il politico conservatore Antonio Cánovas del Castillo.
Durante la guerra civile spagnola, Málaga venne bombardata dai nazionalisti e dall'aviazione fascista mandata da Mussolini; l'attacco provocò una fuga massiccia verso la zona repubblicana di Almería. La città fu infine presa dai franchisti l'8 febbraio 1937. Negli anni del dopoguerra per la città iniziò una fase di espansione dovuta al crescente afflusso di turisti verso la Costa del Sol, che negli anni Sessanta assunse il ritmo di un vero e proprio boom economico ed edilizio. Ancora oggi Málaga è in fase di espansione grazie al turismo, alle attività connesse e al terziario.
Picasso
Pablo Ruiz y Picasso, semplicemente noto come Pablo Picasso (Málaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973) è stato un pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei maestri della pittura del XX secolo.
Usava dire agli amici di considerarsi «anche un poeta». Picasso è figlio di María Picasso e di José Ruiz Blasco Lopez dè Onate, anch'egli pittore ed insegnante.
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