Il toponimo originale della città era Qosqo o Qusqu (in quechua). Per la tradizione significa centro, ombelico, cintura. Questo perché secondo la mitologia Inca in esso confluiva il mondo degli inferi (Uku Pacha), con il mondo visibile (Kay Pacha) ed il mondo superiore (Hanan Pacha). Per questo motivo la città fu ed è chiamata l'ombelico del mondo (inteso come universo).
All'arrivo dei conquistadores spagnoli, il suo nome si trasformò in Cusco, come appare nelle mappe dei secoli XVI, XVII e XVIII. In alcune mappe del XIX e XX secolo (almeno fino al 1976) il suo nome appare scritto come Cuzco.
Attualmente nella cartografia ufficiale del Perù appare il suo nome originale in spagnolo, anche se lo si può trovare usato nell'altra forma. L'articolo 49 della costituzione politica del Perù del 1993, nello stabilire la capitale storica del paese, segnala come forma corretta Cusco. Il 23 giugno 1990 il Consiglio Municipale di Cusco approvava l'accordo municipale n. 078 nel quale si dichiarava: «Istituire l'uso del nome Qosqo in sostituzione del vocabolo Cusco in tutti i documenti del governo municipale di Cusco».
Geografia
Cuzco si espande nella valle formata dal rio Huatanay e per le colline confinanti. Il suo clima è secco e temperato. Ha due stagioni definite: una secca da aprile ad ottobre con giornate soleggiate, notti fresche e temperatura media di 13 gradi, ed una piovosa da novembre a marzo con temperatura media di 12 gradi. Nei giorni soleggiati la temperatura si alza fino a 20 gradi, anche se il vento leggero di montagna è piuttosto freddo.
Monumenti e luoghi d'interesse
Per la sua antichità e trascendenza e per il centrocittÃ, che conserva molti edifici, piazze e strade di epoca preispanica, così come costruzioni coloniali, nel 1983 fu dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanitÃ. Nel 1950 un altro terremoto scosse la città causando la distruzione di più di un terzo dei suoi edifici. La città iniziò a costituirsi come un centro importante di turismo ed iniziò a ricevere un numero maggiore di turisti. Dagli anni novanta l'attività turistica prese un ruolo speciale nell'economia della città con la conseguente ingrandimento delle attività alberghiere. Attualmente Cusco è la principale meta turistica del Perù.
Tra i principali luoghi di interesse si possono annoverare i seguenti.
Barrio de San Blas
Questo quartiere, ove si concentrano i laboratori e negozi di artigianato, è uno dei siti più pittoreschi della cittÃ. Le sue strade sono inerpicate e strette con palazzi antichi costruiti su fondazioni incaiche. Ha una interessante piazzuola e la parrocchia più antica di Cusco, edificata nell'anno 1563 in cui fu posto un pulpito di pietra intagliata che è considerata la massima espressione della Cusco coloniale. Il nome quechua di questo quartiere è Toq'ocachi che significa "posto della grazia".
Calle Hatun Rumiyuq
è la via più visitata dai turisti. Qui si può incontrare il palazzo Arzobispal costruito sulle fondazioni del Palazzo di Inca Roca. In questa strada che va dalla piazza de Armas fino al Barrio de San Blas si può apprezzare la famosa pietra dai dodici angoli.
Convento e chiesa de la Merced
In seguito ai terremoti che sono avvenuti in questa città il convento e la chiesa de la Merced sono stati ricostruiti più di una volta. Originariamente fu costruita nel XVI secolo. Il suo chiostro di stile barocco tardo-rinascimentale si distinguono, così come il coro, le pitture coloniali e gli intagli in legno. Si può ancora vedere un tabernacolo di oro e pietre preziosedi 22 kg di peso e di 130 cm di altezza.
Ringraziamenti
Si ringrazia Claudia Banchi per il supporto fotografico.
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2005
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2018
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